Arrivati e rifocillati ai corridori vengono consegnati (da parte dell'organizzazione) dei garofani che, per tradizione vengono a loro volta regalati alle donne (fidanzate, mogli, mamme..).
Ovviamente non me li tengo tutti, ogni anno ne conservo solo uno che faccio seccare. Lo stesso giorno di San Salvatore il vecchio garofano in camera mia viene sostituito dal nuovo; gli altri stanno in una scatolina.. mamma come sono maniacale..
Il pomeriggio viene celebrata l'ultima novena della festa. Le signore delle case per l'occasione appendono i quadri delle stazioni della via crucis.
Intanto le signore più anziane attendono il rientro della via crucis nella chiesetta.
La sera si fa una grande festa (tranne quest'anno che di grande c'è stata solo la pioggia) e il pomeriggio successivo i corridori si incontrano tutti al villaggio per portare nuovamente (di corsa of course) il Santo nella chiesa del mio paese, dove starà fino all'anno successivo. Durante il rientro non ho scattato praticamente nessuna foto. C'era una fiumana di gente tale che anche il più temerario dei fotografi si scoraggerebbe..
Però guardate un pò che bel tramonto c'era; con il riflesso dei raggi nella laguna poi..
Ovviamente anche le donne partecipano a loro modo a questa tradizione. E se il Santo non possono portarlo di corsa assieme agli uomini, ci si unisce tutte per portare sempre a piedi nudi un piccolo San Salvatore (Santu Srabadoeddu). Tutte si vestono con i costumi tradizionali sardi (chi più e chi meno elaborati) e quest'anno sono atata piacevolmente sorpresa nel vedere tante donne, tante ragazze e bambine vestite in costume a rendere omaggio al Santo (o a una tradizione).
Vi state domandando se io c'ero. No, l'ho fatto da ragazzina per qualche anno, ora non ce la farei. Ma non si tratta di chilometri, è l'abito tradizionale che fa un caldo pazzesco e non lo sopporto proprio.. inoltre non ho nemmeno quello spirito cattolico che mi spinge a parteciparvi..
Spero che questo argomento folkloristico non vi abbia annoiato.
A domani ragazze e grazie per i commenti dell'altro post..
Anch'io in effetti mi sono chiesta se c'eri anche tu, Alessandra, in abito tradizionale...però, come dici, le cose si devono fare solo se una se la sente. Da spettatrice hai fatto comunque un racconto fotografico davvero interessante, è sempre piacevole conoscere feste particolari come questa. Bellissima la prima foto di questo post e quella in cui si porgono i fiori, che bell'usanza!
RispondiEliminaP.s. La tua carrellata di foto è niente in confronto alle mie, forse dovrei suddividere i post dei miei viaggi in molte, molte parti...
Carinissimo questi 2 post a tema... mi piacciono le feste di paese!!! hanno la capacità di farti tornare indietro con gli anni!!!
RispondiEliminaGià che ci sono ti segnalo l'apertura del mio primo Giveaway!
Mi farebbe piacere se tu partecipassi! Bacio
Molto bello anche questo secondo post...mentre guardavo le immagini e leggevo...per un attimo mi sono sentita lì, in questa bella festa! Che bello estraniarsi dalla realtà grazie ad un bellissimo racconto!!! Ti abbraccio,Anna.
RispondiEliminaQuesta è telepatia!!! Ci siamo commentate in contemporanea!!! Non ho più la tua mail.....grazie dei complimenti...sono tentatissima ma Boooo, non so che fare!!!!!!!!!!!!! Bacio,Anna.
RispondiEliminaUn bel post anche stavolta. Nonostante tu non abbia partecipato in prima persona indossando il vestito si capisce il tuo affetto verso questa manifestazione.
RispondiEliminaÈ qualcosa che mi manca, forse perché ho passato tantissimo tempo in posti "stranieri", dei quali la mia famiglia non conosceva le usanze.
Grazie per i commenti ragazze. Mi riempie di gioia davvero..
RispondiEliminaAnna cara, ti ho mandato una mail.. ma pensavo che avessi già letto da te poi da me.. insomma un casino che pensandoci un pò era impossibile dal punto di vista temporale.. ehehe
Mi fa piacere comunque che non vi abbia annoiato con questi post strani che vi preparo..
Interessante come al solito, e bellissime foto.
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