Ho scattato veramente tante foto e non vi voglio tediare con un articolo chilometrico che annoierebbe il più temerario dei lettori.
Questo è il post speciale di cui vi parlavo ieri.
La corsa degli scalzi si compie all'interno dei festeggiamenti in onore di San Salvatore, e si festeggia proprio nel mio paese.
Si festeggia ogni anno il primo sabato e domenica di settembre, e così si fa da secoli.
La festa ha un sapore antico in tutto e per tutto, dalla location ai festeggiamenti religiosi e si respira un'aria da 'volemose bene'.
San Salvatore è un piccolo villaggio distante dal mio paese circa 6 chilometri. Ci sono una manciata di casette che si animano esclusivamente nelle 2 settimane precedenti la festa. Il resto dell'anno è proprio un villaggio fantasma.
Interno della chiesa a San Salvatore. |
Dopo la messa tutti si mettono in ordine e si dirigono, prima in processione poi letteralmente di corsa, verso il villaggio di San Salvatore portando sulle spalle la teca col Santo e una grande bandiera rossa al grido di 'evviva Santu Srabadoi!'.
Gli scalzi diretti a San Salvatore. |
Per chi nasce in questo paese è normale sentire questa festa e si attende il suo arrivo con emozione e ansia.
Come prosegue la festa? Rimanete sitonizzati, domani pubblicherò la seconda parte!
Che bello mantenere le tradizioni e sentirle ancora con il cuore....aspetto la seconda puntata!!! Per il resto...hai notizie da darmi?? Bacioni, Anna.
RispondiEliminaE' davvero interessante!
RispondiEliminabuon pomeriggio
Mari
Trovo queste tradizioni molto affascinanti ed è bello che oggi si possa condividerne le emozioni anche attraverso Internet.
RispondiEliminaBellissime queste tradizioni, come al solito ci porti un nuovo pezzettino di Sardegna da assaporare, grazie mille!
RispondiEliminaChe bello, adoro queste cose delle quali l'Italia è piena. Soprattutto il Sud! <3
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